Microfono radio
giampiero vigorito
Giampiero Vigorito
La prima biografia italiana di un genio della musica
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Copertina Libro Bacharach

BURT BACHARACH
THE BOOK OF LOVE
NELLA VITA E NEI RICORDI DEL PIÙ GRANDE GENIO DEL POP
AUTORE: GIAMPIERO VIGORITO
EDITORE: CONIGLIO EDITORE
COLLANA: SOUNDCHECK
PAGINE: 240 con due inserti di foto a colori
PREZZO: Euro 16,50

 

Nota dell'Autore

Qualche anno fa ho fatto la prova generale di come complicarmi la vita. Evidentemente avevo avuto qualche sentore che l’immediato futuro mi avrebbe riservato delle battaglie ben più insidiose. I responsabili di “Storyville”, su Radio 3, mi contattarono per raccontare al microfono la storia di un artista. Mi venne offerta carta bianca. Il programma si basa sulla lettura di qualche passo della biografia già pubblicata di qualche artista famoso. Accettai la proposta ma decisi, come detto, di portare il coefficiente di difficoltà dell’operazione al massimo livello. Potevo optare per qualcosa che avevo già pubblicato personalmente o, comunque, selezionare un personaggio a scelta per sfangare la prova come un diciottenne alla maturità, con la tesina scaricata da internet e allungata con fierezza alla commissione. Tra l’altro mi sarebbe stata pagata solo la parte radiofonica e la cosa mi avrebbe dovuto dirigere a maggior ragione verso un argomento facilmente a portata di mano. Ma alla telefonata del curatore del programma, senza pensarci un istante pronunciai il nome Bacharach. Non fu una risposta. Era solo una parola, uscita fuori senza calcolo. Evidentemente la mia non era una proposta ma una dichiarazione. Era come quando si è ragazzini, dai un calcio alla palla, ti allunghi sul campo e ti senti Crujiff o prendi una racchetta in mano e pensi di stare a Wimbledon con Borg che ti guarda sotto la sua fascetta di spugna che gli ferma i capelli. “Ok”, mi disse il curatore, “ottima idea. Ma esiste qualcosa di già pubblicato?”. Con disinvoltura risposi che non esisteva nulla del genere in Italia ma che me ne sarei occupato personalmente. Il programma esigeva una prova letteraria autorevole; sapete tutti come sono colti quelli di Radio 3! Mi misi sotto e decisi di scrivere una biografia raccontata in prima persona. Buttai giù una quarantina di cartelle, quanto bastava per il programma che andava in onda per mezz’ora al giorno per tutta una settimana. Il mio misero transfert con il musicista più geniale della musica pop non mi costò dei traumi irrimediabili. Anzi risultò terapeutico. Essenzialmente fu un gesto d’amore nei confronti di un artista che, dato per spacciata caricatura di se stesso, aveva assistito all’età di settant’anni allo spettacolo del suo volto che rimbalzava su tutte le copertine dei giornali musicali giovanili, mentre le sue canzoni erano diventate dei totem romantici per tutti quegli idoli del pop che fino a tre giorni prima avevano sparato ai grandi del passato come agli orsetti del Luna Park. Qualche mese fa, forse proprio in uno di quei Luna Park, la ruota ha cominciato a girare nel verso sbagliato. Una seria malattia alla gola mi ha tenuto lontano dalla radio. Quella dolce terapia letteraria è stata l’unica cura possibile. Ho ripreso quelle 40 cartelle e ho continuato a scrivere. Stando sempre meglio, ritrovando la mia voce e sentendomi ancora più vicino a lui.

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